1 ottobre 2018

Più O Meno A Metà Strada Tra Inferno E Paradiso - R. Cristiano (romanzo, 2018)

 
Il Purgatorio è un luogo della Terra

    Un violento sisma ha devastato New City, mietendo vittime tra i suoi abitanti e sconvolgendo le vite di coloro che sono sopravvissuti. Il titolo del romanzo ne svela già di per sé il tema portante. I protagonisti della storia si ritrovano infatti in una sorta di purgatorio (a metà strada tra inferno e paradiso, per l'appunto) fatto di palazzi in rovina e strade semidistrutte, appartamenti luridi e fatiscenti, come anime in pena che devono espiare i loro peccati prima di accedere al paradiso sopra di loro, oppure essere definitivamente scaraventate tra le eterne fiamme dell'inferno sottostante. La tensione è palpabile quasi quanto la polvere sottile che aleggia costantemente tra le strade e i palazzi rimasti in piedi, o la pioggia che cade con estrema frequenza, abbattendosi con veemenza sopra i tetti ed i vetri delle finestre. Sembra che da un momento all'altro debba crollare un soffitto o venire giù un pezzo di muro che ancora resiste. Il buio che cala alla sera avvolgendo i vicoli della città, poi, somiglia ad un killer spietato pronto ad avventarsi sulla sua prossima vittima.

    In mezzo a questa ambientazione apocalittica e desolante, la tormentata storia d'amore di Larry e Laila è un raggio di sole che di tanto in tanto scava una fenditura nel grigio cielo di New City, irradiandola con una luce inaspettata e donandole un fascino tutto particolare, un fascino di un tempo perduto. I personaggi si muovono tra le macerie della città con la stessa abilità con cui scansano (o provano a scansare) le macerie del loro passato. Le scosse telluriche scuotono il cemento e l'asfalto così come le vite dei due protagonisti principali, determinandone i percorsi, ed il fatale incontro, come se si trattasse di caos o di "destino". Il terremoto è una creatura infernale ed affamata, la sua presenza è costante ed imminente. Incombe sui cittadini come un mostro distruttore sempre pronto a colpire. E proprio il terremoto, e le sue tragiche conseguenze, rappresentano un tema tremendamente attuale e cruciale nel nostro paese, dunque certamente vicino e "familiare" a diversi lettori.

    Ho trovato lo stile narrativo con cui vengono raccontate le vicende molto ricco, mai ridondante, mai fiacco, per tutta la durata del romanzo. Non ho notato differenze tra il modo di scrivere dell'autrice ed un qualsiasi scrittore professionista di best seller. Perciò, complimenti davvero. A tal proposito, concludo citando un pensiero di Robert Louis Stevenson: "Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un racconto breve, un racconto scadente voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un romanzo, sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza. Il romanziere affermato può permettersi di prendere e lasciare il suo romanzo, di dedicargli intere giornate invano, di limitarsi a scrivere roba che poi si precipiterà a coprire d’inchiostro. Non così il principiante. La natura umana ha i suoi diritti; l’istinto, l’istinto di autoconservazione, vieta che qualunque individuo (non confortato o sostenuto da alcun successo precedente) sopporti le miserie di uno sgobbo letterario fallimentare per un periodo superiore alle poche settimane. La speranza deve avere di che alimentarsi. Un lieve afflato deve guidare il principiante, una vena fortunata deve scorrere, ed egli dovrà trovarsi in uno di quei momenti in cui le parole vengono da sé e le frasi trovano spontaneamente un equilibrio, e questo solo per incominciare. Ma una volta incominciato, quant’è spaventoso guardare davanti a sé fin quando il libro non è concluso! Per tutto quel tempo l’afflato deve rimanere costante, la vena continuare a scorrere, per tutto quel tempo bisogna mantenere una eguale padronanza del livello stilistico; per tutto quel tempo le marionette devono essere vitali sempre, coerenti sempre, vigorose sempre."

1 settembre 2018

Endodos - Shawn Karl (romanzo, 2018)

Il lato oscuro della luna

    Un viaggio, ma sarebbe più appropriato dire "trip", negli oscuri meandri della psiche umana. Il protagonista, un ragazzo di nome Dilan, accompagnato dalla sua saggia/folle guida personale, intraprende un cammino in un mondo fantastico che va dai luoghi più tetri a quelli più colmi di accecante luce, abitato da strane creature (che poi così strane e diverse da noi non sono), per tentare di realizzare il suo più grande desiderio, che è al tempo stesso la sua più ricorrente ossessione: l'immortalità.

    Racconto di fantasia molto ben narrato, che si lascia leggere in maniera piacevole e scorrevole. Allacciate le cinture e preparatevi ad essere spediti su Endodos. Ci vediamo sul lato oscuro della luna.