1 luglio 2019

Route - Trama E Significato


    
Partiamo dal significato del titolo, che poi è il tema centrale di tutto il romanzo: "route" vuol dire percorso, cammino, itinerario, oppure, semplicemente, strada. Se si inverte la seconda lettera con la terza, la parola che viene fuori è "ruote". In effetti di ruote ce ne sono diverse nel racconto; per cominciare ci sono quelle della motocicletta, compagna di avventure e di sventure del protagonista. Come detto, quella del cerchio è una figura ricorrente nel romanzo. La ruota panoramica del luna park gira senza sosta, dai ricordi di bambino del protagonista, fino al suo arrivo al molo di Santa Monica, come a dire che la ruota della vita continua a girare incessantemente. Il cerchio dell'acchiappasogni, regalo dell'autostoppista, rappresenta esso stesso il ciclo della vita.

    James Rising è il protagonista della storia ed è colui che la racconta in prima persona e "in diretta", sempre al tempo presente. Il cognome "Rising" è un riferimento al significato stesso del termine inglese, che vuol dire "nascente, che sorge". Infatti, per lui, questo viaggio costituisce una sorta di rinascita. Route racconta un'intera giornata di viaggio del protagonista a bordo della sua motocicletta, dal motel di Gallup, nel Nuovo Messico, al molo di Santa Monica, in California. L'uomo è partito quattro giorni prima dalla Florida, da una cittadina di nome Rockledge, poco distante dall'oceano Atlantico. Qui vive insieme alla sua figlia quattordicenne Lisa, nella casa che suo padre costruì e dove ha trascorso l'infanzia con i suoi genitori. All'incirca a metà del cammino della sua vita, James decide di intraprendere un lungo viaggio verso la California a bordo della vecchia motocicletta appartenuta a suo padre, rimasta parcheggiata per anni nel garage. Egli l'ha guidata solo poche volte per brevi giri nel quartiere, quand'era ragazzo. Poco prima della partenza, l'uomo decide di dare un nome alla motocicletta, battezzandola affettuosamente "Bonnie". Bonnie è la coprotagonista del racconto, la fedele compagna di viaggio di James. È più che un semplice mezzo di trasporto, ha un'anima. James è separato dalla moglie da diversi anni, è figlio unico e i suoi genitori sono morti in un incidente stradale sull'Interstate 75, in direzione di Atlanta, quando lui aveva ventisette anni. In una notte d'inizio estate egli fa un sogno, il sogno iniziale nella profondità del mare. Quando si sveglia, realizza che la spiaggia dove si mette in salvo è quella di Santa Monica, in California.

    Il motivo che lo spinge ad intraprendere il suo viaggio è legato al semplice fatto che ha un ricordo felice di quella serata trascorsa sul molo di Santa Monica con i suoi genitori, ricordo di cui aveva ormai perso memoria, ma che quel sogno agitato gli riporta alla mente. Quella stessa notte decide di rimettere in sesto, con l'aiuto del suo amico Mark, la vecchia motocicletta di suo padre. Riportare in vita un oggetto a cui esso teneva così tanto, equivale, in un certo senso, a riportare in vita il padre stesso: "Le persone care che non sono più con noi continuano a vivere nei nostri ricordi, ma anche negli oggetti che hanno amato in vita". D’altronde ognuno di noi porta con sé un po’ di ciò che sono o che sono stati i propri genitori, e di coloro che gli hanno preceduti. James rivede il carattere di sua madre, e di conseguenza sua madre stessa, in sua figlia Lisa, la quale lo aiuta a pianificare a grandi linee il viaggio, mettendolo in guardia sui possibili pericoli che potrebbe incontrare lungo il tragitto, proprio come avrebbe fatto sua madre. Alla fine del viaggio, sul molo, l'uomo incontra una donna più giovane di lui. I due si conoscono e si innamorano in breve tempo, trascorrendo una delle più belle serate della loro vita. Quando è notte fonda, si separano, ma con l'intento di rivedersi di lì a breve.

    La storia è continua, senza interruzioni, senza capitoli. Si dipana come una strada, come un film da guardare tutto d'un fiato. Le ruote di Bonnie girano ripetutamente sull'asfalto, così come la rotazione dell'albero motore produce il suo movimento. La ruota panoramica del luna park continua a girare ininterrottamente. Tutto è un cerchio, un ciclo. La terra ruota intorno a sé stessa in ventiquattro ore causando l'alternanza tra giorno e notte. Ruota inoltre intorno al sole nell'arco di un anno, causando altresì il susseguirsi delle stagioni. Il romanzo ha l'intento di tracciare il cammino della vita di un uomo, attraversandone le fasi essenziali:

    Nascita - Viene descritta dal sogno iniziale, nella profondità del mare. Il protagonista si trova immerso nell'acqua, al buio, come il feto è immerso nel liquido amniotico all'interno dell'utero. Il sogno descrive dunque il parto. L'uscita dall'acqua rappresenta l'uscita dall'utero materno; è un'esperienza traumatica ma allo stesso tempo rivelatrice di un mondo nuovo, tutto da scoprire. La prima parte del viaggio simboleggia anch'essa la nascita: le prime luci del mattino, l'aurora, e poi l'alba e il sorgere del sole. La nascita di un nuovo giorno.

    Infanzia - È raffigurata dalla prima parte del mattino. La mente sgombra dai pensieri, il corpo riposato e in piena forza, la freschezza del mattino. Tutto appare nuovo, come se lo si stesse guardando e vivendo per la prima volta. James ricorda la magnifica serata trascorsa sul molo di Santa Monica con i suoi genitori, quand'era bambino.

    Adolescenza - È la seconda parte del mattino. Si possono qui cogliere alcuni elementi tipici di questa fase, come l'incoscienza e lo scarso senso del pericolo di James quando vuole provare il brivido della velocità, infischiandosene dei limiti imposti dai cartelli stradali. E poi ci sono le prime esperienze sentimentali e sensazioni sessuali descritte nel ricordo dell'estate del 1983, poco prima della partenza per Palm Beach con i suoi amici.

    Età adulta - Va dal primo pomeriggio alla sera, prima del tramonto. Il ricordo del tragico incidente occorso ai genitori, quando James si trova nel deserto, sta ad indicare la scoperta della morte e il trauma che questa può causare nei giovani adulti. Ma è grazie a questo drammatico ricordo che l'uomo riesce a riprendersi dallo stato di crisi fisica e mentale nel quale era caduto e a raggiungere la vetta della collina, dalla quale riesce ad avvistare la via della "salvezza".

    Vecchiaia - È rappresentata dal tramonto del sole, intorno alle otto di sera. La stanchezza di un'intera giornata di viaggio, come il lungo viaggio della vita che sta per giungere al termine. Ma anche quando sembra che la vita non possa più riservare sorprese, accade l'impensabile, l'incontro con la ragazza sul molo, determinato solo dalla casualità degli eventi. Le vite delle persone sono dei percorsi scelti dalle persone stesse, ma in definitiva guidati dal caos, lo stesso caos che a un certo punto fa in modo che questi percorsi si incrocino e che due sconosciuti si incontrino una notte, su un molo sopra all'oceano.

    Morte - È la notte più buia e più fonda. Nel finale del romanzo, James torna in acqua come all'inizio, nello stesso luogo descritto nel sogno. L'oceano sconfinato e misterioso simboleggia l'ignoto, il "prima" e il "dopo". L'uomo inizia il suo viaggio dalla costa dell'oceano Atlantico, per giungere infine sulla costa dell'oceano Pacifico, e quindi da un oceano all'altro. In mezzo all'ignoto c’è soltanto il cammino della vita da percorrere e da godersi istante per istante, perché è la sola cosa che si ha. Non avere fretta di raggiungere la propria meta, ma godersi il viaggio, perché è il viaggio che conta e non la meta. Vivere sempre nel qui e nell'ora.

    Il cerchio, dunque, infine si chiude. La vita è come una strada che descrive un cerchio: partenza e arrivo coincidono in un ciclo che si ripete idealmente all'infinito, dalla nascita alla morte. Non a caso il romanzo inizia e termina con la medesima frase: "Buio e silenzio intorno a me".

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